La dialettica politica e il confronto delle opinioni rappresentano, da sempre, il cuore della democrazia. Ma se accade, come purtroppo accade, che tutto questo si trasformi in un’arena e in una guerra senza esclusione di colpi, qualcosa non
torna e dalla fisiologia si passa in un istante alla patologia. Quand’anche si volessero, infatti, accettare e far passare tutte le possibili e immaginabili ‘licenze poetiche’ tendenti all’iperbole e al parossismo proprie della comunicazione politica in stile italico, sarebbe difficile farvi rientrare il recente fotomontaggio che il Deputato Cinque Stelle Nuccio Di Paola ha voluto postare su Facebook per accompagnare la campagna informativa relativa alla mozione di sfiducia presentata nei confronti del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci: cromie rosso-sangue invadono, come una colata lavica,
dall’alto verso il basso, il volto del Presidente Musumeci, trasformato nel protagonista di una ‘locandina dell’orrore’.
Una grafica quantomeno discutibile e di dubbio bon ton, che – si ribadisce – poco c’entra con la fisiologia della dialettica politica.
Il Presidente Musumeci ha preferito un ‘no comment’ dall’alto profilo istituzionale. Ma le reazioni da parte della sua
Giunta non si sono fatte attendere e un giusto coro di indignazione si è levato dagli scranni dei diversi Assessorati.
“Questa l’ultima “sparata” del movimento Cinque stalle: vomitevole e insulso. – ha scritto l’Assessore al Territorio Totò Cordaro – Quella colata di rosso sangue, che gocciola sul viso del Presidente Musumeci, desta preoccupazione e mi
lascia sgomento. Cosa dobbiamo vedere ancora? VERGOGNA !!!!!”
“Questo deputato seguace di un comico – ha affermato l’Assessore regionale all’Economia Gaetano Armao condividendo la grafica dalla pagina di Nuccio Di Paola – mentre il governo centrale affama la Sicilia, cerca di creare
“ammuina” sperando di cavarsela con la propaganda più cialtronesca. Di Paola sei solo un volgare primitivo che imbarbarisce il confronto. Risponderete ai siciliani della devastazione che state creando e di cui siete personalmente
responsabili da mantenuti della politica ed inetti”.
“Non è questo il modo in cui siamo abituati a fare lotta politica: – ha dichiarato il Presidente dell’Assemblea Regionale
Siciliana Gianfranco Micciché – gli avversari li abbiamo sempre affrontati a viso aperto, senza mai ricorrere a forme truci
di comunicazione per aizzare la gente contro chi non la pensa come noi. Il deputato all’Ars, Nuccio Di Paola, ha
decisamente valicato ogni limite, postando una foto del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che gronda sangue,
per propagandare la mozione di sfiducia dei Cinquestelle”. “Non ho mai lesinato critiche sia alla maggioranza che
all’opposizione quando è stato necessario. – ha aggiunto Miccichè – Invito l’On. Di Paola a cancellare il suo post,
auspicando che alla prima seduta d’aula utile chieda scusa al Presidente Musumeci ed a tutto il Parlamento siciliano”.
Incidente superato? Rancori messi a tacere? Toni abbassati? Si vedrà. Qualche dubbio resta, però, se bisogna dirla
tutta, sul fatto che le scuse bastino.
Perché presentare una mozione di sfiducia, quando le ragioni sono plausibili e corrispondenti alla verità dei fatti (e
questo deve ancora essere dimostrato), si può. Ma servirsi, come strumento, della barbarie e del più ancestrale
primitivismo della comunicazione e della lotta politica, no.
F.S.