La morte del grande Maestro Ennio Morricone ha fatto il giro del mondo e il mondo intero rende omaggio al più grande musicista di tutti i paesi. Osannato dai registi, da tutta la stampa mondiale. E’ stato un giorno di grande tristezza per il cinema, per tutti. Lui ha rappresentato l’Italia nel mondo. Un talento autentico.
Abbiamo perso un genio poliedrico, un grande compositore e direttore d’orchestra, un grande italiano, Premio Oscar per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film. Maestro delle colonne sonore del cinema italiano e mondiale. Musica per il cinema certo, ma non solo, se scopriamo che abbiamo ballato “Sapore di sale” di Gino Paoli, “Se telefonando” di Maurizio Costanzo cantata da Mina, canzoni di Gianni Morandi, Mina, Joan Baez ed altri. Capacità poliedrica, consapevolezza di avere creato un suono unico, avvolgente. Risorse davvero infinite: centinaia le partiture che hanno fatto epoca. Importanti i sodalizi con i grandi registi Sergio Leone e Giuseppe Tornatore.
Meraviglioso quel legame profondo con la Sicilia. Colonne sonore amatissime, le sue musiche hanno superato per fama i film che lui stesso ha accompagnato. La sua scomparsa ci priva di un artista geniale che ha costruito bellezza per tutta la sua vita. “Ha lasciato un’impronta profonda” ha detto il Presidente Mattarella. Basta accendere una nota, una sola nota per sentire un’emozione profonda che fa vibrare le corde più intime del cuore. Una vita dedicata alla musica quintessenza della sua Roma e della sua genialità.
Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo il 28 novembre del 2009 al Teatro Comunale di Firenze in occasione dei 50 anni della fondazione Lega Pro di cui mio marito Salvatore Lombardo è stato Vice Presidente. E’ stata sua l’idea di invitarlo per un concerto ed è stata una splendida occasione per ricordare tutti coloro che collaboravano con la Lega Pro nel mondo del calcio, quelli che non c’erano più e la città di Firenze.
Erano presenti i più grandi esponenti del mondo del calcio: dal Presidente Lega Pro Mario Macalli al Presidente della FIGC Giancarlo Abete, dai calciatori alle più alte cariche istituzionali della Regione Toscana e Firenze. Ero emozionata e felice di seguire finalmente un concerto di Ennio Morricone. Quell’uomo che dirigeva un’orchestra di 100 elementi era lì, immenso.
Accanto a lui lo straordinario soprano Susanna Rigacci cantava meravigliosamente “C’era una volta il West”. Ricordo il coinvolgimento, la commozione con cui ascoltammo le musiche da lui composte, quelle colonne sonore che hanno accompagnato la nostra vita. Ricordo gli applausi scroscianti e una standing ovation che durò 15 minuti per dire grazie ad Ennio Morricone, il più grande musicista del Novecento, di cui avremo sempre bisogno. La sua musica che vivrà per sempre è un patrimonio mondiale.
Rosa Rubino