Il lavoro del fornaio si basa su cicli produttivi stremanti e su orari pesantissimi che incidono fortemente sulla vita quotidiana. Qualche giorno fa era stata diffusa la notizia riguardante le aperture dei fornai nei giorni festivi, a partire da
domenica 21 giugno fino al termine della stagione estiva. Ma è di poco fa l’annuncio di una prossima assemblea che all’inizio della settimana vedrà riunirsi i panificatori di Marsala per prendere una decisione definitiva, assai probabilmente
orientata alla richiesta di una chiusura domenicale nel periodo estivo. “Chiediamo di essere ascoltati – ha affermato il rappresentante del settore Giuseppe Bonafede – la nostra è una richiesta che sposa le esigenze della categoria e che
sta facendo seguito anche ad iniziative simili in tutta la provincia”.
A Mazara del Vallo, ad esempio, la richiesta al Sindaco Salvatore Quinci è stata già formalizzata con una bellissima lettera inviata da Francesco Alagna, Presidente dell’Associazione provinciale trapanese dei Panificatori “I Fornarini”. Il
testo fa riferimento alle dichiarazioni di Papa Francesco in merito al valore della famiglia e all’importanza della domenica, da sempre tema cardine del suo pontificato.
“Con la presente il sottoscritto Francesco Alagna, Presidente della Associazione provinciale dei Panificatori “I Fornarini”, che ad oggi conta circa 30 associati nel territorio di Mazara del Vallo, intende rappresentarLe la proposta, condivisa dai
panificatori aderenti, di chiusura nelle giornate festive, ed in particolare la domenica, degli esercizi impegnati nella panificazione. La proposta, – scrive Alagna – in linea con le dichiarazioni del Santo Padre, Papa Francesco, circa la
necessità di un ritorno al valore della famiglia, nasce dalla consapevolezza che gran parte di tale esercizi siano delle vere e proprie imprese familiari. La recente emergenza Covid-19 ha fatto maturare nella nostra Comunità l’importanza
del tempo da dedicare alle famiglie. In particolare nel settore della panificazione, considerati gli orari, i turni di lavori, al fine di garantire un bene di prima necessità alla collettività, spesso i componenti di una singola famiglia non hanno la possibilità di condividere il tempo libero e momenti di comunione anche religiosa. Altresì la chiusura domenicale, oltre a garantire tutta la categoria un minore aggravio di spese, tutelerebbe quel principio fondamentale stabilito dai
giuslavoristi, studiosi e sociologi del lavoro, relativo alla necessaria divisione fra il tempo di vita e quello del lavoro; in altre parole sarebbe un passo in avanti per la creazione di un nuovo modello umanistico nelle relazioni economiche”.
F.S.