Sulle infrastrutture e sulla loro importanza strategica per il rilancio dell’economia e della attività produttive siciliane, il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e il suo governo puntano da sempre, anche e soprattutto al fine del
raggiungimento di un ‘equilibrio territoriale’ che non può prescindere dal potenziamento della rete dei trasporti.
Di pochi giorni fa la richiesta, da parte dell’Assessore regionale Marco Falcone, di uno sblocco del progetto di ripristino della ferrovia Trapani-Alcamo via Milo. “La perdita di tale linea, dal 2013 chiusa e abbandonata, – aveva sottolineato
Marco Falcone – è una perdita infrastrutturale ed economica che ha causato grandi disagi all’intera Sicilia occidentale”. “Il progetto di ristrutturazione della tratta – aveva spiegato Falcone – doveva essere mandato in gara da Rfi all’inizio di quest’anno e ammonta a 144 milioni di euro. Siamo però ancora in attesa del parere sulla verifica di assoggettabilità a Via, un passaggio che doveva essere celere e che invece si prolunga di giorno in giorno. Chiediamo
un intervento straordinario, anche di natura sostitutiva, da parte del Ministero per ottenere finalmente il parere e consentire a Rfi di espletare la gara d’appalto”.
Dai treni agli aerei. Di questa mattina la nota della Regione relativa al taglio delle rotte Alitalia da Trapani a Roma e Milano.
“Apprendo dal presidente di Airgest che Alitalia, la compagnia di bandiera, improvvisamente ha fatto sapere che non intende operare rotte con Roma e Milano da Trapani. Neppure in estate. – ha dichiarato il presidente Musumeci – E’
l’ennesimo schiaffo che si aggiunge a tariffe perlopiù inaccessibili e ai voli ancora ridotti in tutti gli scali siciliani, che stanno rendendo impossibile raggiungere l’Isola e partire. Si tratta di un atteggiamento che, nel pieno della più grave
crisi economica della nostra comunità, assume i profili di seria irresponsabilità di cui chiediamo conto innanzitutto al management ed al governo nazionale. I trasporti aerei sono andati fuori controllo e il grido d’allarme delle compagnie
low-cost è drammatico. Tutto questo sta indebolendo la nostra ripresa e rendendo difficile la vita dei siciliani. Domani mi aspetto una presa di posizioni del presidente Conte nei confronti di Alitalia, che dal governo centrale sta attendendo
aiuto oltre ogni legittima misura. In caso contrario, ma conosco la sensibilità del premier, la Sicilia darà vita a proteste clamorose”.
F.S.