DA GIUGNO FRECCIAROSSA FINO A VILLA SAN GIOVANNI
L’ASSESSORE FALCONE: ‘IL PONTE SULLO STRETTO MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE’
Che la rete infrastrutturale di un Paese sia direttamente proporzionale alle sue possibilità di crescita economica è un’evidenza storica. Una delle cause del ritardo dell’Italia rispetto alle economie europee già alla vigilia dell’unità era
rappresentata proprio dalla frammentazione territoriale. E quando l’unificazione avvenne, fra le prime emergenze da affrontare c’era proprio quella di ‘cucire lo stivale’, ossia creare le infrastrutture (strade e ferrovie in primis)
indispensabili per unire le molte ‘Italie’ che le dominazioni straniere avevano tenuto divise.
Qualcosa è cambiato, ma non troppo, e il tema infrastrutture rimane al centro del dibattito pubblico, anche dopo l’annuncio, giunto pochi giorni fa, dell’arrivo fino a Reggio Calabria dei treni Frecciarossa e di Italo. Tutti dovrebbero
gioire dei passi avanti dell’Alta Velocità, che ha accorciato le distanze e consentito di abbreviare gli spostamenti da un capo all’altro del Paese. Ma il tema è: che cosa avviene una volta giunti a Villa San Giovanni? Una reale
velocizzazione della rete ferroviaria italiana non dovrebbe comprendere anche l’isola e la regione più grande del Paese?
“Il governo Musumeci rivolge un apprezzamento alla governance di Trenitalia e dell’intero Gruppo Fs per la scelta lungimirante compiuta, – si legge in una nota della Regione – anche perché arrivata nel momento della ripartenza dopo
la crisi del coronavirus, proprio quando cioè il Paese deve tornare a correre recuperando il tempo perduto. Peraltro la possibilità di acquistare contestualmente al biglietto del Frecciarossa anche il ticket della nave veloce fra Messina e Villa San Giovanni, viene incontro alle esigenze di interscambio e facilità di collegamento da sempre manifestate dai viaggiatori”.
“Abbiamo accolto positivamente la notizia dell’arrivo fino a Reggio Calabria dei treni Frecciarossa, – ha dichiarato l’Assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – leggendovi un segnale di attenzione nei confronti delle
aspirazioni in termini di trasporti pubblici dell’intero Mezzogiorno. Tutto ciò sebbene tali collegamenti non possano oltrepassare lo Stretto di Messina e raggiungere per via diretta le principali città della Sicilia. Una circostanza che
mette in luce, ancora una volta, – ha aggiunto Falcone – la strategica ed epocale necessità della costruzione del Ponte fra la nostra Isola e la Calabria. La madre di tutte le battaglie infrastrutturali che l’intera Italia deve impegnarsi a
compiere”.
F.S.