Chiunque abbia percorso i corridoi di un ospedale pediatrico per avvicinarsi alla sofferenza di un bambino, sa che le parole non bastano e che al loro posto, o in loro aiuto, bisogna usare il linguaggio del corpo. Amare significa prendersi
cura e proteggere, cercando tutte le strade che conducono al bene e alla felicità di chi ci è affidato. E continuando a trovare la forza del sorriso anche di fronte al mistero del dolore.
Anastasia è una bambina di nove anni, che ha già subìto 33 interventi all’addome. Con il coraggio dei grandi ha combattuto giorno dopo giorno, dal momento del suo primo intervento chirurgico, nel 2012. Poi l’insufficienza renale per
necrosi tubulare da antirigetto. Quindi comincia l’emodialisi. Successivamente sopraggiunge un’altra patologia: una miocardite acuta che induce i medici di Padova ad inserire la piccola in una lista per doppio trapianto urgente cuore-rene.
Arriva la chiamata e Anastasia si sottopone a un nuovo intervento.
Inizia la scuola, ricomincia la vita, rinasce la speranza. Ma, all’improvviso, un’altra insufficienza renale acuta e una corsa disperata a Milano, per sottoporsi a un nuova operazione. Ora, un altro rigetto del rene. E, in questa settimana, già la
terza trasfusione.
La sua famiglia è allo stremo delle forze. Ma non è il momento di cedere.
C’è bisogno di aiuto. C’è bisogno di un immenso abbraccio di solidarietà.
“Il Vomere” rivolge ai suoi lettori l’appello dei genitori di Anastasia. Oggi è Santa Rita. Preghiamola per Anastasia e rispondiamo, con l’amore, alla richiesta di aiuto dei suoi genitori.
Chi lo volesse, può fare una donazione all’IBAN intestato al papà di Anastasia, Antonino Arceri specificando:Un dono per Anastasia
IT73Q3608105138208988509011
F.S.